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giovedì 20 ottobre 2011

Quando i numeri spiegano ma non bastano per spiegare

Nella storia del baseball si entra soprattutto con i numeri. Negli Usa ti contano tutto nella vita di tutti i giorni, nel baseball raggiungono vette impensabili. Buona parte delle giocate di gara una delle world series entrerà a far parte della storia grazie ai numeri. Il fuoricampo di Napoli, il singolo da due punti di Lance Berkmann, il punto decisivo battuto a casa dal pinch-hitter Allen Craig. Tutto contabilizzato, perfino il colto rubando ai danni di Ian Kinsler, confezionato dal braccio fotonico di Yadier Molina. Grazie alla contabilizzazione si è quasi in grado di leggere la partita ma c'è una eccezione: la giocata difensiva di Chris Carpenter: Un  tuffofolle  per prendere l'assistenza  di Albert Pujols ed eliminare Elvis Andrus. Questa supergiocata  va a statistica con un normale 3-1. Due numeri che non bastano per capire l'essenza del gioco, lo sprezzo del pericolo di Carpenter, l'onestà di Andrus che poteva colpire il pitcher avversario, cambiando il corso della partita. Per descrivere quella giocata i numeri non bastano, ci vogliono le lettere e me ne vengono in mente quattro:  MGDB.

* per quelli che non lo sapessero Meraviglioso gioco del baseball, lo slogano coniato da Elio e Faso per questo sport.

A dopo per le previsioni di gara due.

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